sabato 10 dicembre 2011

Il nome Nessuno

Rivendico per me il nome Nessuno come intrinseco alla specie umana nonché patrimonio dell'umanità. Se, per citare ancora una volta un classico, siamo polvere e ombra, ogni uomo è nessuno oltre che Tizio, Caio o Sempronio. E' nessuno nella sua natura mortale, nella profondità della sua psiche, nella sua mancanza a essere e in tutto quello che fa, mosso da una consapevolezza che lo spinge a fare qualcosa della propria vita effimera, a fare persino meraviglie. Resta piena di fascino la sentenza: "Anche se l'universo lo schiaccia l'uomo è più nobile di ciò che l'uccide, poiché egli sa di morire mentre l'universo non ne sa nulla".
Sento di essere Nessuno come Ulisse, l'inventore di se stesso, e come Polifemo il cieco, come Edipo che non sa quello che ha fatto e come la Sfinge che nessuno conoscerà mai.

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