martedì 19 febbraio 2013

Quando le donne salirono sui tetti (II)


Intervista di Roberta Salardi a Graziella Monacelli, delegata RSU dei lavoratori dell’ospedale San Raffaele di Milano

R Graziella, dimmi qualcosa di te…
G Sono un’operatrice sociosanitaria, madre di Sara, sedici anni, e Ivan, tredici. Vivo con loro ma supportata dal loro papà che devo dire una persona davvero eccezionale.

R Tu sei una delle due coraggiose rappresentanti dei lavoratori salita sul tetto dell’ospedale per due giorni fra il 28 e il 30 novembre 2012. Come nacque questa decisione.
G Stavamo vivendo una situazione dove il padrone riempiva la scena e c’era bisogno che l’attenzione calasse sulle ragioni della nostra lotta.

venerdì 15 febbraio 2013

Quando le donne salirono sui tetti...


Intervista di Rosa Calderazzi (Donne nella crisi) a Margherita Napoletano, rappresentante sindacale che ha partecipato e coordinato insieme con altre la lotta contro i tagli all’ospedale San Raffaele di Milano

R Margherita, descrivici la situazione attuale, dopo l’esito del referendum.
M Dopo la vittoria del NO (1365 No contro 1110 SI) e quindi la mancata firma dell’accordo, la direzione ha centoventi giorni di tempo per far partire le lettere di licenziamento. Ricordo comunque che l’accordo non revocava i licenziamenti. Intanto l’azienda sta cercando di riorganizzare i reparti per diminuire il personale, già carente, e sta decurtando gli stipendi con il taglio dei compensi accessori.

R A proposito del referendum, non è facile in questa fase che i lavoratori decidano di respingere un accordo…
M L’accordo è stato respinto perché non offriva garanzie su niente, nemmeno sui 244 licenziamenti, e in più avrebbe legato le mani al sindacato che, con una firma di accettazione, avrebbe perso credibilità e ruolo. Però l’esito non era scontato in presenza di una campagna dell’azienda fondata sul passaparola, attraverso i capisala, i direttori eccetera, e mediatica (è stato persino distribuito un falso volantino sindacale) per far accettare l’accordo. Devo dire che i lavoratori in maggioranza hanno dimostrato intelligenza e maturità.

domenica 10 febbraio 2013

Poesia di Margherita

Vorrei rimanere nel tempo
agave incolta
avvinghiata a questa terra.

Le anime ritorte degli ulivi al vento
schiudono a raggera
in polverose carezze
ritagli di cielo e di astri.

E stesa su questo prato d'agosto vorrei essere gioia di vivere.
S'incendia il bosco
di aghi secchi,
- di ginestre solari -
e dalle grate arboree degli ulivi
filtra una tenera luce
che accende le pietre
come schegge di ghiaccio
contro il cielo.

- E ritorna il sapore della vita -

Il giorno
in larghi voli e assonnati cicalecci
si perde nel mare.


Poesia raccolta da Eugenio Borgna nel corso dei suoi studi sulla schizofrenia e contenuta nel volume Nei luoghi perduti della follia, Feltrinelli, Milano 2008


venerdì 8 febbraio 2013

E' uscito il Sillabario sulla scuola di Tq

A mio parere circa un anno fa non mancavano del tutto le energie affinché generazione Tq producesse anche opere del tipo: reportage narrativi, un'antologia, qualche esperienza vissuta e narrata inerente alla lotta No Tav. Oppure, faccio un altro esempio relativo a una mia proposta, una raccolta di racconti (e altre scritture) sul tema apocalisse/utopia, come occasione per riprendere un argomento di grande interesse, l'utopia, in un periodo storico di crisi. Oppure, altra ipotesi formulata in una mia riflessione sul sito di generazione Tq: un lavoro, ovviamente tutto da progettare e organizzare collettivamente, ispirato all'Isola dei cassintegrati, in cui mi sembravano felicemente combinati l'elemento artistico, l'elemento ideologico e la componente di solidarietà con una lotta in corso per la difesa del posto di lavoro (cfr l'articolo su questo blog dal titolo "Pensiero-e-azione").
Forse mi ero lasciata eccessivamente condizionare dal mito di una scrittura collettiva, di una condivisione politico-letteraria, ideologico-artistica, che è un mito d'altri tempi.
Infatti all'interno del gruppo era maggiormente condivisa una linea più saggistica (più saggia?), ponderata, compassata, che ha prodotto, fra le altre cose, un Sillabario sulla scuola  consultabile all'interno dell'ultimo numero di Alfabeta2 (febbraio 2013).