venerdì 23 dicembre 2011

Donne con le scarpe da ginnastica

L'esperienza di Cammina cammina nella primavera del 2011

L'avventura inizia sotto il segno del dono.
Alle 7,30 di venerdì 20 maggio davanti alla Cascina Cuccagna di Milano, fra le molte strette di mano e i sorrisi, ci aspettano tanti pensieri gentili.
Gabriella e Laura, che per ora non possono unirsi al gruppo per impegni professionali, vogliono comunque salutarci e augurarci buon viaggio. A loro si unisce Antonella della Cascina Cuccagna, che ci offre ramoscelli di una pianta beneaugurante. Antonella è una maestra della scuola elementare che ha già trent'anni di lavoro alle spalle e si concede adesso un anno di aspettativa a zero stipendio, una pausa in cui ritrovare la pienezza della vita al di fuori dei soliti schemi. Più avanti percorrerà diverse tappe di Cammina cammina. Altre donne della cascina caricano sull'auto dei rifornimenti molte bottigliette d'acqua in regalo e alcune di esse ci accompagnano nella prima tappa.
Nel primo tratto di camminata lungo il Naviglio pavese scambio alcune parole con due studentesse. Tra i loro maggiori interessi prevale il cinema, che è pure oggetto di studio. Un film come un libro, mi dicono, va visto o letto fino in fondo: una volta che, iniziato il film o il libro, ci si è assunti l'impegno con l'autore di prendere in consegna la sua opera, è giusto accettare quest'impegno fino alla fine, riservandosi ovviamente il diritto di una critica severa.
Persona dai molti interessi si dimostra anche Rosalinda, che incontro più avanti. La sua conversazione è così vivace e spiritosa che si resterebbe ad ascoltarla per ore. Soprattutto è una narratrice di viaggi. Ha viaggiato molto, scegliendo anche percorsi avventurosi nella giungla amazzonica piuttosto che in altre zone impervie. Si prodiga in consigli utili, a chi glieli chiede, per eventuali camminate impegnative anche solitarie e condotte rigorosamente all'insegna del risparmio e in armonia con la natura. Ha un nome da guerriera di poemi cavallereschi e io me la immagino un po' come un Don Chisciotte al femminile, mentre in altri anni partecipava a lotte di fabbrica o a battaglie in difesa dei diritti civili (guarda caso il suo gatto si chiama Sancho...).
Camminatrice imbattibile che parteciperà a più tappe è pure una camminante proveniente da Genova di cui mi sfugge il nome. E' così allenata e veloce che mi semina subito. E' abituata a percorsi ben più difficili, come sulle montagne dell'Etiopia e in altri luoghi scarsamente abitati, dove le sono capitate inevitabilmente disavventure e imprevisti, ma sempre affrontati con invidiabile energia. Le s'indovina un carattere forte e volitivo.
Laura C. mi sorprende a Binasco, dove nella pausa del pranzo, dopo tutti quei chilometri sotto il sole, ha ancora la forza di visitare il castello sotto le cui mura stiamo sostando. Lei è l'autrice del diario di viaggio già pubblicato qui.
Alla partenza da Pavia, un altro dono: Giulia ha confezionato per noi quattro bandiere tricolore col simbolo di Cammina cammina!
… Ma purtroppo devo lasciare la compagnia (mi perdo delle tappe bellissime). Ci ritroviamo a Lucca…
Nella stazione di Lucca incontro Roberta di Bologna. Sullo zaino ha una spilletta che invita a votare SI' per l'acqua pubblica. "Non si possono portare bandiere, allora ho messo una spilletta," mi dice. Questi sono i nostri gioielli! Lei ha già fatto nove tappe, è tornata al lavoro per qualche giorno ma il 2 giugno, dopo un turno di notte, è subito partita per riunirsi al gruppo. Con la sua amica Fabiola è stata tra le protagoniste dei primi dieci giorni di cammino. Insieme con la comune amica Alessandra di Roma, che ci raggiungerà in serata, recentemente hanno percorso a piedi la valle del Belice in Sicilia, un viaggio molto spartano di cui ancora ricordano ridendo situazioni che hanno richiesto un grande spirito d'adattamento. "Molto meglio che stare chiusi in ufficio sotto la luce al neon comunque!" commenta Fabiola, che ho fatto in tempo a conoscere a Pavia. Leggendo il diario di viaggio di Tiziano, ho poi saputo che proprio Fabiola ha assunto la guida del gruppo in alcuni momenti critici sul passo della Cisa. Il prossimo viaggio di Fabiola? Partecipare a un festival delle culture in Germania. E il prossimo di Roberta? E' prematuro parlarne; deve aspettare settembre per i primi giorni di ferie.
Fra le più giovani c'è pure Erica. Ha ventisei anni, è laureata in chimica, ma coltiva interessi sia scientifici che umanistici. Credo che in questo periodo sia in attesa di lavoro e aderisce con entusiasmo all'iniziativa di Cammina cammina: ha iniziato dalle tappe sull'Appennino tosco-emiliano e a quanto pare ha intenzione di arrivare fino a Napoli. Ha portato con sé una mappa molto dettagliata del territorio e viene consultata spesso.
Durante una sosta Marina di Bologna parla di progetti legati al cammino di Santiago di Compostela (tra cui un'iniziativa belga finalizzata al recupero di ragazzi del riformatorio). Ascoltando il discorso, conosco un po' meglio Marina. E' un'ex maestra, andata in pensione dopo vent'anni, che ha ricominciato a lavorare dando vita a una ditta di progettazione per arredi e umanizzazione degli spazi socio-sanitari legati all'infanzia. S'impegna ogni giorno nel tentativo per nulla facile di fare impresa in maniera etica, nel rispetto delle esigenze dei dipendenti e di tutte le regole.
Molto impegnata nel sociale è anche Tina di Torino. E' socia di un'organizzazione laica onlus che si occupa di scolarizzazione nell'Himalaya indiano: avviano progetti sia per i ragazzi sia per le donne, le quali il più delle volte in varie regioni del mondo non hanno ricevuto alcun tipo d'istruzione (www.aazanskar.org).
Il suo impegno mi ricorda quello di Serena a Napoli, dov'è animatrice del Presidio del Libro a Scampìa, presso il centro Hurtado, meta del nostro cammino. L'iniziativa, volta a diffondere la lettura in una realtà degradata e problematica, si oppone alla tendenza ad abbandonare alcuni luoghi al loro destino. Per un anno inoltre, fra il 2009 e il 2010, Serena ha curato una lunga serie d'incontri di lettura della tragedia greca Antigone con le donne di Scampìa, incontri da cui sono scaturiti dialoghi e riflessioni utili per tutti. Ho incontrato Serena, napoletana di nascita e piemontese d'adozione, a Pavia, dove ha già partecipato a una tappa di Cammina cammina. Forse ci si rivedrà più avanti.
Al ritorno da Altopascio invece, in stazione, ci si scambia indirizzi e-mail e numeri di telefono con Giuliana di Pisa e Maria di Firenze. Giuliana è un'insegnante dell'università di Pisa che in questa circostanza è uscita dal suo ruolo tradizionale, cattedratico, per unirsi a questo gruppo un po' sbrindellato e un po' improvvisato di camminanti (ed è questo uno degli aspetti più simpatici dell'avventura: l'uscita dai soliti ruoli che nella quotidianità s'incarnano spesso troppo rigidamente o ci sono stati cuciti addosso senza che magari noi volessimo ricoprirli per una vita intera). Giuliana non mi conosce, ha solo scambiato qualche parola con me lungo il percorso della giornata, ma subito si dimostra disponibile a ospitarmi a casa sua in caso di necessità, ritardi dei treni, scioperi e quant'altro. Un bel segno di generosità che mi arriva anche sul finire di questo cammino come già all'inizio.
Con Maria di Firenze ci siamo conosciute un po' di più. L'avevo già incrociata su internet, in giro per i nostri blog preferiti e avevo letto alcuni suoi commenti, spesso in sintonia con i miei. Ama molto la lettura, che considera una grande risorsa, un sostegno prezioso che può accompagnare l'intera esistenza. Qui scopro aspetti più concreti della sua personalità, per esempio che ha scelto da tempo un'alimentazione macrobiotica quasi del tutto vegetariana, che si fa scrupolo di non alterare il delicato, vitale equilibrio uomo-ambiente. I discorsi ecologisti si riconnettono piacevolmente ai progetti della Cascina Cuccagna, da cui siamo partiti.
Ma arrivano i treni, ci si saluta, mentre si avrebbero ancora molte cose da dire… Ho percorso soltanto due tappe, ho conosciuto una minima parte delle persone che hanno partecipato e parteciperanno a questo insolito viaggio in Italia. Viaggio che naturalmente continua… continua…


(8-6-11, sito di Cammina cammina)

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