venerdì 28 agosto 2015

Romanzi che dovresti conoscere

A dispetto dello spirito critico, a torto o a ragione fagocitante vari aspetti della mia vita, devo riconoscere che diversi romanzi e racconti italiani di autori contemporanei, e perfino coetanei, mi sono piaciuti, nonostante il fatto che dopo il 1995 probabilmente ci sia stato un peggioramento della qualità letteraria delle opere pubblicate. E' possibile che la cesura sia costituita dalla comparsa culturaleditoriale dei Cannibali (l'antologia einaudiana Gioventù cannibale è del 1996), tuttavia...
Avendo più di una volta espresso la mia perplessità a proposito del contesto editoriale che ci circonda, mi pare giusto segnalare almeno alcuni testi a mio avviso riusciti, scusandomi per le dimenticanze o le mancate letture.

In ordine cronologico

Silvia Ballestra, Gli orsi, Feltrinelli 1996: per la comicità intelligente
Simona Vinci, Dei bambini non si sa niente, Einaudi 1997: per la spregiudicatezza nel parlare della sessualità infantile
Antonio Moresco, Gli esordi, Feltrinelli 1998: per l'interiorizzazione della storia contemporanea e perché romanzo di formazione negato
Rosa Matteucci, Lourdes, Adelphi 1998: per il lavoro sulla lingua e la comicità intelligente
Elena Stancanelli, Benzina, Einaudi 1998: per la spregiudicatezza della trama
Antonio Rezza, Ti squamo, Bompiani 1999: per l'immaginazione
Marosia Castaldi, Per quante vite, Feltrinelli 1999: per la dimensione surreale
Tommaso Pincio, Lo spazio sfinito, Fanucci 2000: per la dimensione surreale
Luca Doninelli, La mano, Garzanti 2001: per il procedere per libere associazioni
Christian Raimo, Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro?, minimum fax 2004: per l'intreccio fra discorso diretto e flusso di coscienza
Luca Rastello, Piove all'insù, Boringhieri 2006: per l'interiorizzazione della storia contemporanea
Ornela Vorpsi, Vetri rosa, nottetempo 2006: per la spregiudicatezza nel parlare della sessualità infantile
Mariano Baino, L'uomo avanzato, Le Lettere 2008: per l'assenza di trama e il flusso mentale
Giorgio Vasta, Il tempo materiale, minimum fax 2008: per l'immaginazione
Luca Ricci, La persecuzione del rigorista, Einaudi 2008: per l'originalità della trama
Gherardo Bortolotti, Tecniche di basso livello, Lavieri 2009: per il vago sperimentalismo
Giorgio Falco, L'ubicazione del bene, Einaudi 2009: per l'interiorizzazione della storia contemporanea
Lucio Klobas, Anni luce, Effigie 2010: per il vago sperimentalismo
Luigi Di Ruscio, Cristi polverizzati, Le Lettere 2010: per l'interiorizzazione della storia contemporanea e il lavoro sulla lingua 
Roberto Pusiol, Ritratto di Edi Tonon gerontolescente, Transeuropa 2010: per la comicità intelligente
Emmanuela Carbé, Mio salmone domestico, Laterza 2013: per il vago sperimentalismo e la dimensione surreale
Francesco Maino, Cartongesso, Einaudi, Torino 2014: per la verità sociale e la verve polemica
Gilda Policastro, Cella, Marsilio 2015: per il flusso di coscienza sincopato e la resa della situazione claustrofiliaca
Mariano Bargellini, Giocare a mangiarsi, Effigie 2015: per il lavoro sulla lingua e l'immaginazione

Nota
In diversi di questi romanzi e racconti ho apprezzato soprattutto la tensione stilistica.