giovedì 25 giugno 2015

Il sonno dei giusti

la gatta imprigionata nell'armadio, la gatta furiosa nell'angolo dell'armadio, la gatta occhio stravolto, verde tagliato di giallo, limoncina, pantera gialloverde rotante impazzita imbizzarrita
biglie lanciate nel vuoto: dal settimo cielo… planava un po' con la pelle… la pelle che diventava ali, ali di un animale brutto e sgraziato come un pipistrello… l'animale che quasi si trasformava in un altro animale per salvarsi…
l'occhio ansimante furtivo cercava nel vuoto, mi cercava, la cagnagatta furiosa, mi spiava. E io la capivo: in fondo sapevo già di...
di dormire non c'è verso… tanto vale cercare di buttare giù quel pezzo che devo scrivere…
quello che si deve superare… è quasi impossibile la sfida della crescita umana: il divincolarsi e l'emanciparsi completo dallo psichismo infantile, così carico di sadismo… l'imprescindibile attaccamento alla madre, l'odiosamata… il doloroso sviluppo di una cosa così abnorme come il cervello umano (con le sue stupefacenti capacità di consapevolezza, immaginazione e compassione in un universo fatto di pietre) Con un cervello così sviluppato, verrebbe da chiedersi come fanno a cessare le cure parentali…