domenica 30 ottobre 2016

bio in spiccioli

Così come altrove ho reso pubblici data e luogo di nascita, mi sento in dovere di esplicitare anche l'estrazione sociale. Non appartengo alla borghesia.
I miei genitori erano un tecnico dell'industria e un'insegnante elementare: ceto salariato. Benché fornita di laurea in lettere e benché abbia frequentato l'arcipelago editoriale negli anni novanta per alcuni anni come correttrice bozze e pratiche simili, sono arrivata a percepire regolare stipendio soltanto come impiegata. E' vero, potrei definirmi un'impiegata alienata, come tanti. L'alienazione si è fatta spazio dentro di me.
Qualcuno in passato amava definirsi prete-operaio o imprenditore-operaio. Forse in maniera non troppo dissimile, potrei essere collocata fra gli scrittori-operai, ovvero in quel gruppo di scrittori che per vivere hanno dedicato gran parte del loro tempo a impieghi e mestieri che nulla avevano a che fare con la propria formazione, traendone sofferenza e in qualche caso anche ispirazione.