Ogni scrittore è un critico, che lo sappia o no, poiché opera delle scelte. Non è detto che per questo debba per forza avventurarsi in volumi di critica letteraria. E' un critico nel suo essere singolare e diverso. L'attuale concordia generalizzata per cui sembra che vada bene tutto è solo una strategia di marketing. Regola generale: non disturbare il consumatore.
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