Si
tende a dire che le scrittrici sono meno sperimentali degli scrittori, per
costituzione (femminile) più conservatrici, meno portate all'esplorazione,
all'avventura, al nuovo. C'è del vero, per questioni antropologiche e storiche.
Non
mancano tuttavia le eccezioni, come quella della celebre Virginia.
Mi è
già capitato, su questo sito e altrove, di citare per gli aspetti sperimentali Marosia
Castaldi (nel post Inventio) e il brillante caso della giovane Heather Mc Gowan (nel post Splendidi
tessuti).
Inoltre,
felice scoperta, sfogliando le opere delle ultime generazioni (italiane!) mi è
capitato d'imbattermi nella notevole originalità stilistica di Emmanuela Carbé.
(Mi scuso con le autrici che non ho letto, che non mi è accaduto d'incrociare
mai su riviste, antologie o nella grande e dispersiva rete, autrici che
sicuramente esistono, stanno sperimentando, stanno lavorando magari con risultati
interessanti ma che nessuno o pochi sono arrivati a conoscere.) Si sarebbe
detto che, soprattutto a causa del potente influsso conformistico del mercato
editoriale, oltre che per la situazione storica di particolare stallo,
immobilismo, riflusso, gli ultimi decenni non avrebbero potuto produrre grande
innovazione. Invece qualche fermento c'è, magari non proprio sotto i riflettori
offerti dalle maggiori case editrici, come dimostra l'ampia e articolata
antologia La terra della prosa,
curata da Andrea Cortellessa e uscita per i tipi dell'Orma (Roma 2014), che
pesca abbondantemente da medi e piccoli editori.
Ed ecco
un'eccezione al femminile: il breve romanzo Mio
salmone domestico (Laterza, Roma 2013). Dobbiamo ringraziare la
preparazione, il talento di Emmanuela e l'anticonformista collana Contromano di
Laterza per questo esordio che combina una parte in prosa e un'appendice a
fumetti, tavole per esercitazioni a casa.
La parte narrativa è scritta in uno stile tutto particolare: un periodare
scorciato al massimo, come un taglio di capelli estremo, quasi rasato. Talvolta
la frase pare addirittura composta da sigle, accenni sintetici, come se il
lettore sapesse già tutto e bastassero pochi tratti per dire le cose ("Un
imbucato terrorizzato nike air nere a strappo anni novanta chiede in giro se
questa è una festa, perché sente che c'è musica e gente, allora gli altri lo
tranquillizzano e gli dicono no, è solo un ritrovo tra amici." p 25). Il
contrario dell'espansione barocca, il contrario di un fraseggiare che si avviti
in morbide volute. Ciò denota l'esigenza di rifuggire curve e rotondità e di
prendere invece scorciatoie, di tagliare il più possibile, per andare avanti di
buon passo. Come se si desse per scontato, ripeto, che il lettore sa già molto,
è già consapevole di come va il mondo e si può confidare che afferri tutto al volo. Come se si desse per scontato, inoltre, che il tempo
a disposizione è piuttosto breve, il tempo di leggere un libro, intendo, nella
nostra società iperattiva. Entra in gioco, forse, un principio di economia
energetica esposto dalla stessa autrice: "A me, lo sa anche Salmone, piace
pensare che economizzo e gestisco il mio pensiero in modo tale da usarlo solo
il giusto necessario. Io ho una teoria sul pensiero, che deve essere come il
linguaggio. I parlanti, cosa che sanno tutti ma lo dico per il mio amico
Avvocato, attuano un processo di economia degli sforzi, tentano cioè di dire il
concetto nel modo più economico possibile, usando meno parole uguale meno
fatica." (p 17).
Notevoli,
di conseguenza, la disinvoltura sintattica (per esempio nella punteggiatura del
discorso diretto), l'uso della grammatica (la singolare abolizione dell'articolo);
enfatizzata, l'ortografia di alcune parole (laffuori, arrivederci erci erci),
allo scopo di caricare di maggiore espressività pochi termini senza fare giri
di frase.
Per
quanto attiene alla narrazione, è forte la componente metanarrativa. Il carsico
discorso metanarrativo, senza darlo troppo darlo a vedere, affiorando e
inabissandosi continuamente, ci accompagna in un costante ragionamento sul
narrare senza lasciarsi troppo tentare da seduzioni narrative romanzesche. La
trama viene sostanzialmente eliminata perché spostata in secondo piano rispetto
alla cronaca, lacunosa approssimativa e bizzarra, della vita quotidiana. Si può
supporre che la trama avrebbe potuto essere la vita sentimentale di uno dei due
amici coabitanti, la protagonista e il salmone, o di entrambi. Invece viene
trattata solo per brevi accenni la storia eterna e intermittente fra Salmone e
una tale Medusa così come l'effimero fidanzamento tra la protagonista e Coso o
il suo innamoramento platonico per una sagoma di cartone, Sagomadigattuso. Dei
personaggi si tace più di quanto si dica. Il libro sembra quasi scritto per
nascondere, schermare la vita avventuroso-sentimentale di una ragazza dei
giorni nostri più che per rivelarla. I personaggi talvolta sono sagome di
cartone che spuntano, scompaiono, vengono fabbricati per gioco e a un certo
punto nascosti in angoli della casa. Forte, la tendenza all'eliminazione del
personaggio più che alla sua creazione. Nella vicenda narrata lo stesso Salmone
scompare più volte, scappa di casa, si allontana durante una gita, in un dato
momento la protagonista si fa l'idea che sia morto… L'animale amico funzionerà
anche da correttore-revisore letterario teso a evitare eventuali svolte o
derive sentimentali del narrato (es.: "Tornata a casa scopro che salmone
domestico mangia fogli di mio romanzo ogni notte e non lo digerisce." p
22). Così nell'incipit: "Io è da cinque anni che scrivo storia lunga sui
rotoli di seta ma continuo solo a fare il finale perché non trovo più fogli
scritti con inizio e parti centrali, che secondo me li ha nascosti mio salmone
domestico." (p 5). Una dichiarazione di poetica: non scriverò una storia
tradizionale, con inizio, climax e finale, ma solo una parte di essa; prenderò
dalle strutture narrative ciò che m'interessa e dimenticherò il resto. Il
personaggio di Mio Salmone Domestico sarà l'aiutante in questa avventura di
narrazione trasgressiva.
E
veniamo a un altro fondamentale elemento di forza del libro: la dimensione
surreale. Due brani esemplificativi:
"E
mentre lo scrivevo, una confezione di salmone svedese affumicato ha iniziato a muoversi dal reparto
gastronomia ikea. Con una mano ho fatto pressione perché tornasse nello
scomparto frigo, ma la confezione continuava a fluttuare, sfruttando le
correnti marine, i vortici creati dalle cucine staccate dai finti muri colorati
di compensato. Poi mi mancava l'aria e sono salita su su su fino alla fine
dell'acqua dell'acquario-magazzino, e in superficie, con pochissimo spazio tra
me e il soffitto, mi sono detta che come incipit è un po' pericoloso, che c'è
troppa acqua, che se faccio così ammazzo subito tutti. E mentre lo pensavo,
mentre con le mani mi tenevo a galla e con gli occhi guardavo in basso,
nell'ammasso di cianfrusaglie naufragate, e cercavo una protagonista, e un
protagonista fragile come il tonno riomare, e un dottore seduto sulla poang, e
le lacrime che fanno sempre effetto, i pozzi neri che fanno tanto postmoderno,
e una mamma che mi gratta il naso, e l'ironia conservata gelosamente in una
scatola di biscotti, sperando che il designer l'avesse pensata tutta
impermeabile; mentre cercavo questo sotto di me la confezione di salmone
svedese è rispuntata in superficie, e da dentro qualcosa di piatto ha fatto
forza, è uscito come un pulcino che rompe il guscio, e ha aspirato tutta l'aria
possibile come un folletto multifunzione." (p 112-113);
"Mentre
io e Salmone pensiamo a come attuare un piano di salvaguardia delle nostre
vite, entra un uomo vestito di nero con cappuccio e tunica fino a terra e una
falce lunga lunga in mano. (…) Sono il Tirocinio Formativo Attivo per
Insegnanti Licei e Scuole Secondarie, dice inchinandosi verso di noi. Sono
venuto a intimarvi di preparare il test a crocette di giugno, ugno, ugno. In
caso contrario non entrerete mai nel mio regno e rimarrete laffuori, piangenti,
di fronte ai miei portoni dorati. Vivrete i rimanenti anni della vostra vita
compilando curriculum vitae inutili e cercando di sposare un imprenditore, un
idraulico, un dipendente dello stato. Convertitevi, siete in tempo. Nel mio
regno il caffè alle macchinette costa 45 centesimi cadauno. Guadagnerete la
libertà dopo un anno e vivrete a stretto contatto con i vostri simili. Con loro
parlerete tutto il tempo di scuola e sognerete le firme di presenza la notte e
un posto di ruolo nel Liechtenstein. La mattina andrete a fare supplenze nelle
scuole con lo scopo di preparare gli alunni a fare gli stessi vostri sbagli,
agli, agli. Pensateci. Arrivederci, erci, erci. Mentre mio salmone saltella per
cacciare fuori dalla finestra l'eco di sbagli, agli, agli (come una mosca, una
zanzara che fa i balletti in aria, un moscerino) io scoppio in lacrime. Ci ha
trovato, urlo, ci ha trovato, lo sapevo. Tradimento, dice Salmone, scommetto
che è stato chiamato da Piccoloprincipe. Quella sagoma ha la predisposizione a
far finire tutto in tragedia." (p 93-94)
Leggere
Emmanuela Carbé potrebbe essere utile a guardarsi con occhi molto diversi dai
propri e ad applicare, se il caso, lenti correttive.
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