A
dispetto dello spirito critico, a torto o a ragione fagocitante vari aspetti
della mia vita, devo riconoscere che diversi romanzi e racconti italiani di
autori contemporanei, e perfino coetanei, mi sono piaciuti, nonostante il
fatto che dopo il 1995 probabilmente ci sia stato un peggioramento della
qualità letteraria delle opere pubblicate. E' possibile che la cesura sia
costituita dalla comparsa culturaleditoriale dei Cannibali (l'antologia
einaudiana Gioventù cannibale è del 1996), tuttavia...
Avendo
più di una volta espresso la mia perplessità a proposito del contesto
editoriale che ci circonda, mi pare giusto segnalare almeno alcuni testi a mio
avviso riusciti, scusandomi per le dimenticanze o le mancate letture.
In
ordine cronologico
Silvia
Ballestra, Gli orsi, Feltrinelli
1996: per la comicità intelligente
Simona
Vinci, Dei bambini non si sa niente,
Einaudi 1997: per la spregiudicatezza nel parlare della sessualità infantile
Antonio
Moresco, Gli esordi, Feltrinelli
1998: per l'interiorizzazione della storia contemporanea e perché romanzo di
formazione negato
Rosa Matteucci,
Lourdes, Adelphi 1998: per il lavoro
sulla lingua e la comicità intelligente
Elena
Stancanelli, Benzina, Einaudi 1998:
per la spregiudicatezza della trama
Antonio
Rezza, Ti squamo, Bompiani 1999: per
l'immaginazione
Marosia
Castaldi, Per quante vite,
Feltrinelli 1999: per la dimensione surreale
Tommaso
Pincio, Lo spazio sfinito, Fanucci
2000: per la dimensione surreale
Luca
Doninelli, La mano, Garzanti 2001:
per il procedere per libere associazioni
Christian
Raimo, Dov'eri tu quando le stelle del
mattino gioivano in coro?, minimum fax 2004: per l'intreccio fra discorso
diretto e flusso di coscienza
Luca
Rastello, Piove all'insù,
Boringhieri 2006: per l'interiorizzazione della storia contemporanea
Ornela
Vorpsi, Vetri rosa, nottetempo 2006:
per la spregiudicatezza nel parlare della sessualità infantile
Mariano
Baino, L'uomo avanzato, Le Lettere
2008: per l'assenza di trama e il flusso mentale
Giorgio
Vasta, Il tempo materiale, minimum
fax 2008: per l'immaginazione
Luca
Ricci, La persecuzione del rigorista,
Einaudi 2008: per l'originalità della trama
Gherardo
Bortolotti, Tecniche di basso livello,
Lavieri 2009: per il vago sperimentalismo
Giorgio
Falco, L'ubicazione del bene,
Einaudi 2009: per l'interiorizzazione della storia contemporanea
Lucio
Klobas, Anni luce, Effigie 2010: per
il vago sperimentalismo
Luigi
Di Ruscio, Cristi polverizzati, Le
Lettere 2010: per l'interiorizzazione della storia contemporanea e il lavoro sulla lingua
Roberto Pusiol, Ritratto di Edi Tonon gerontolescente, Transeuropa 2010: per la comicità intelligente
Emmanuela Carbé, Mio salmone domestico, Laterza 2013: per il vago sperimentalismo e la dimensione surreale
Roberto Pusiol, Ritratto di Edi Tonon gerontolescente, Transeuropa 2010: per la comicità intelligente
Emmanuela Carbé, Mio salmone domestico, Laterza 2013: per il vago sperimentalismo e la dimensione surreale
Francesco Maino, Cartongesso, Einaudi, Torino 2014: per la verità sociale e la verve polemica
Gilda Policastro, Cella, Marsilio 2015: per il flusso di coscienza sincopato e la resa della situazione claustrofiliaca
Mariano Bargellini, Giocare a mangiarsi, Effigie 2015: per il lavoro sulla lingua e l'immaginazione
Gilda Policastro, Cella, Marsilio 2015: per il flusso di coscienza sincopato e la resa della situazione claustrofiliaca
Mariano Bargellini, Giocare a mangiarsi, Effigie 2015: per il lavoro sulla lingua e l'immaginazione
Nota
In diversi di questi romanzi e racconti ho apprezzato soprattutto la tensione stilistica.
In diversi di questi romanzi e racconti ho apprezzato soprattutto la tensione stilistica.
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