domenica 10 marzo 2013

Perché la letteratura attira meno delle altre arti?


La musica, il cinema, l'arte figurativa attirano molti più fan della letteratura; sono considerate arti più empatiche, più immediate, e sono più amate. La letteratura è più strettamente legata al logos (logos in greco = parola, ma anche pensiero, ragione).
Prima ci furono le immagini e i suoni. Un'immagine, un suono ci colpiscono subito; una parola richiede più tempo per essere decodificata. Anche quando, per esempio, in una pagina si rompono le dighe della razionalità e viene dato libero corso al flusso di coscienza, anche quando il controllo razionale pare meno evidente, la lettura presuppone il "penoso", "faticoso", talvolta addirittura lo "spinoso" processo del pensare. Si trovano a questo proposito diversi passi interessanti nel volume di Didier Anzieu, Il pensare. Dall'Io pelle all'Io pensante (Borla, Roma 1996). "Secondo la psicoanalisi il pensiero è un'azione differita. Lo scopo delle nostre azioni è il compimento dei nostri desideri e l'ottenimento di un piacere. L'azione è differita sino a quando non ci siano tutte le condizioni necessarie alla sua realizzazione. Pensare, significa subordinare il principio di piacere al principio di realtà: per questo è penoso pensare." (p 14).
Pensare, capire, leggere non sono immediati. Sono risultato di un differimento, di uno spazio vuoto.

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