Ho
degli occhi strani in questo periodo, simili a quelli di
conigli
appesi ai ganci di una macelleria di paese.
Senza più viscere né pelle racchiudono tutta
la forza della
vita che li ha attraversati in quegli occhi
gelidi e severi per chi
li guarda. Non capisce l’animale eppure sa.
(Christian Tito, Tutti questi ossicini nel piatto, Zona, Arezzo 2010, pag 38).
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