venerdì 6 aprile 2012

Il corpo di nessuno

Un mio racconto inedito della raccolta Mannequins

Il mio neropensare… me lo trascino dietro come un cane fedele (il mio Smorfia morto due anni fa, caro, caro vecchio Smorfia)… Eccoci finalmente dove volevamo arrivare: qui sul ciglio.
Ce ne stiamo così per ore e ore a guardare giù, eh, vecchio mio… Quel fondo che non è più il fondo di niente tanto è lontano... Un'impressione… laggiù dove non si vede. Proprio vero che non è poi così facile toccarlo… Quando si dice toccare il fondo… Qui va già meglio comunque, vero, caro? Questo è un momento bellissimo in realtà, un attimo di respiro per noi due vecchi stanchi. Mi trovo addirittura sopra il mio ponte preferito, la mia autostrada preferita; qui si sta bene. Potrei quasi campeggiare da queste parti in attesa… La caduta libera in sé e per sé dev'essere strepitosa. Perdere quota rapidamente fino a ridursi a un punto, cosa c'è di più leggiadro, di più magico? Un gesto d'umiltà dopotutto. Meglio sarebbe, certo, venir colpita in volo, trafitta come un uccello da un pallino da caccia, nel becco un insetto, il cibo per… Ma che ne sarà di Susan? Che idea! Se l'è sempre cavata egregiamente senza di me, anzi meglio… Il corpo non lo troveranno neanche. Sì, nei paraggi c'è l'auto, ma chi si calerà fin là sotto, in mezzo a quei rovi, a quelle spine? Magari nel frattempo riuscirà a mangiarselo qualche animale. Preferirei. Meglio di un funerale in piena regola con tutte quelle frasi fatte. Soprattutto quel "sentite condoglianze" mi irrita all'inverosimile... Altroché cordoglio, le mie amiche giurerei che saranno contente. Quel senso di sollievo al pensiero riposto: non è toccato a me. "Eppure era ancora giovane… più giovane di me…" Subito i calcoli sull'età, una rapida associazione all'aspettativa di vita… Vediamo… Cosa posso riuscire ancora a fare? E' fuor di dubbio che non ho combinato gran che… La previsione di mia madre: "Meno male che ho tuo fratello, lui non mi deluderà." Lo sconcerto quand'è nata Susan: "… ti rendi conto che non hai neanche finito il liceo? Non riesco neppure a immaginare che ti è saltato in mente… Possibile che ti abbia fatta senza cervello?" Mio fratello è stato più fortunato, grazie… Lui ha avuto l'intelligenza, troppo facile… Facile per lui dire "sei una stupida"… Se una è stupida, cosa deve fare? Se una è stupida, cosa può…? La cosa mi dà persino allegria, se ci penso. Un po' di euforia ci voleva. Cadere mentre andavo in vacanza, durante quel volo a Rio con Bob, per esempio, non sarebbe stato male… Quello sarebbe stato addirittura il momento perfetto…

"Sono una modella… non una principessa, non santa Chiara… modellami come sai fare tu… vediamo se sei buono a qualcosa… che sai fare di me? pura materia, pura apparenza… Sono tutta firmata, non toccarmi. Attento, potresti sciuparmi quella firma!" "Merce fatta persona…" "Ne avevi mai conosciute prima?Quanto pensi che valga una di noi?" "Non ci ho mai pensato, al vostro valore." "Non ho prezzo, come un'opera d'arte. Uno come te non potrebbe mai…" "Chissà, a volte succedono cose talmente strane…" "Sono una ragazza copertina. Sono al top, lo capisci? Sono al top del top. Sono una modella per il viso. Mi chiamano per le copertine. Hai presente le copertine?" "Moneta vivente…" "Ah, mi fai ridere! Moneta io? Sono molto di più, vuoi scherzare? Io sono il corpo, il corpo umano bello come una statua." "Il corpo di nessuno…" "Il corpo che tutti vorrebbero avere." "Intanto si sa che vi ritoccano con photoshop… Il corpo più anonimo, più perfetto e anonimo possibile. Sì, di tutti e di nessuno." "O forse mio e tuo, che ne dici?" "Scusa, puoi ripetermi chi sei?" "Questo è un locale trendy. Sopra, libri e dischi; sull'ammezzato, mostre di fotografia; a pianterreno, moda e aperitivi. Non è carino?… è la nostra happy hour… arriverà un giorno un'happy hour che non finisce mai… Sono e non sono… Sono solo fuori… Sai come si dice, sotto il vestito, niente…" "Interessante, il vaso di Pandora…" "Ti ho mai detto che ho un marito? Di tanto in tanto ci vediamo…" "Devo essere geloso?" "No, fra noi solo public relations…" "Sarò la tua volta celeste… M'inarcherò sopra di te come un velo di stelle… Era il titolo di un vestito che ho indossato: velo di stelle." "Non ti facevo così poetica." "E' che ho bevuto un po'. Mi gira la testa e nello stesso tempo mi viene in mente una recita scolastica: Guarda il pavimento del cielo… si alza e si abbassa sopra di noi…" "Ma sei anche un'attrice?" "Ho recitato ai tempi della scuola… Ce la faresti a portarmi sulle spalle?" "Ma certo, sei soltanto una modella dopotutto, non pesi niente… Se fossi stata anche un'attrice, allora sì che avrei avuto dei problemi…" "Mi ami perché non peso niente…" "Sei perfetta." "Mi ami perché fingo di essere e non sono." "Amerei l'attrice, non la modella, una piccola parte di te… troppo piccola…" "Ti ho detto che a volte c'incontriamo? E' appena tornato dal Kenya… Fa reportage fotografici: riprende gli animali dalla jeep mentre si sbranano." "Allora vuoi che sia geloso…" "Invece tu vuoi il nulla, nemmeno una piccola parte di me…" "Ne sei sicura?" "A volte ho l'impressione che nessuno mi veda…" "Fanciulla delle mie brame, qual è lo specchio più bello del reame?" "Sul serio, a volte, anche quando tutti mi guardano, mi domando che cosa vedono. Una pubblicità di qualcos'altro, un nome famoso…" "Pubblicità delle mie brame, rispecchiami nel reame…" "Eh eh… lupus in fabula…" "Su, dimmi ancora qualche tuo difetto, qualche piccola debolezza. Magari riesco ad azzannarti meglio…" "Difetto? Sono un'atleta io, un'atleta delle passerelle. Sono sana come un pesce. Stupida e sana, non sei contento?" "Per essere solo un'atleta delle passerelle, trovo che dici cose intelligenti." "E io trovo che quell'aria da bravo ragazzo che porti addosso ti sta d'incanto. Dove l'hai comprata?"

Se le cose non capitano al momento giusto, bisogna portarle a termine dopo, quando è più difficile. Susan... molto semplice: non ho abortito perché non me ne sono accorta in tempo… "Come hai potuto? Come hai fatto a non accorgertene?"… Sempre avuto il ciclo irregolare. Dopo ch'è nata, mi rifiutavo di prenderla in braccio… poi il tentativo di disfarmene. E mia madre: "La terrò io. Tu non farti più vedere."

"Non ti fidare di me. Ti ho detto che ho un marito, no? Io non ti merito. Vattene! Voglio che te ne vada!" "Ma, Viola, non fare così…" "Ho abbandonato mia figlia." "Che dici?" "Sono rimasta incinta a diciott'anni. Volevo lasciarla in un istituto, ma mia madre s'è opposta. Ha detto: 'Me ne occupo io,' e non ha più voluto vedermi." "Riprenderemo tua figlia." "E' troppo tardi, Bob. Ha più di dieci anni ormai. Nemmeno mi riconoscerebbe." "E tuo marito? Non avete mai pensato di fare qualcosa?" "Rudy? Perché credi che mi abbia fatta diventare una modella? Gli sono servita per lanciare la sua agenzia fotografica. Mi ha usata e basta." "Ora è diverso." "Ma non capisci cosa sono? Sono un mostro! Sono un'egoista! Lasciami stare!"

"Voglio restare da sola!" mi pare ancora di sentirmi. E la sono rimasta infatti. Buon per lui. Che farà adesso? Sarà ancora vivo? Avrei voluto vederlo dopo la morte della mamma, quando Susan è tornata… "Non ti avevo immaginata così…" Non avevo ragione? Quando è entrata in casa: "Sei diversa da come pensavo…" "Tua nonna non ti ha detto che sono… che sono stata…?" "Non mi ha raccontato niente di te." Neanche le mie foto le aveva mostrato... Su tutte quelle copertine… In punto di morte non ha voluto vedermi. "Vergognati! Con un uomo sposato… Che brutto scherzo mi hai fatto…!" E adesso che è di nuovo con me, l'abbandono un'altra volta… Sono quella che tira brutti scherzi, io... Corvi in formazione da caccia… Sì, in pasto a loro va bene… La terra alla terra, gli animali agli animali… Il ponte di ieri forse era migliore?  No, offriva meno spunti. Il salto dev'essere alto, altrimenti… Non vorrei rischiare di salvarmi. Lo sfracello assicurato… Anche i pezzi sparsi dappertutto non sono male… Li rimetteranno insieme gli uccellacci del malaugurio… nel loro stomaco… Eh eh… la mia tomba nella pancia di qualche animale selvatico… All'inizio non riuscivo neanche a guardarla. Mi dissero che era molto piccola come neonata… Sfido! avevo quasi digiunato per l'intera gravidanza, temendo d'ingrassare. Cercavo un punto del marciapiede nei pressi di una chiesa altroché istituto…! Mi vergognavo all'idea di parlare con qualcuno… Cercavo un punto del marciapiede oppure un cassonetto? Non ricordo nemmeno… anche capace di abbandonarla in un punto pericoloso della strada… non mi rendevo conto, come in trance… e mia madre che mi scorge dalla finestra (ero così rimbambita che neppure pensai di allontanarmi da casa): "Viola, che fai? Torna subito indietro!" Io che non udivo… non sentivo niente, neanche i rumori della strada… "Fermati lì! Scendo a prendervi!" Io che sudavo freddo in preda al panico… Perché avevo in braccio quel fagotto di stracci? "Che fai? Dammi la bambina! La terrò io. Tu stasera te ne vai… E non farti più vedere!" Cercare il punto migliore da cui saltare… no, non buttarmi, semmai lasciarmi cadere, come se un uomo mi baciasse sul collo… scivolare… Sono abbastanza lontana da casa… potrebbero anche non ritrovarmi… evitare tutte quelle frasi fatte… "Che bella donna era in gioventù… Ultimamente però viveva sola, chissà perché… si era ritirata dalla vita mondana… Certo era invecchiata… Si era lasciata andare… Peccato, per una donna così…"

Il cielo che ballava sotto di noi, alle stelle girava la testa…
"Guarda, una stella cadente! Andiamo proprio sul limite del precipizio, vuoi? Da lassù si può scorgere tutto il panorama…" "Tu che desiderio hai espresso?" "Non si dice altrimenti non si avvera…"

Era morire senz'accorgermene… Lui avrà pensato vivere con te, io invece morire senz'accorgermene… Strapiombo delle mie brame, chi è la più snaturata del reame? Mia madre se n'è andata senza una parola… Ha salutato Susan, Susan l'ha salutata… Ha parlato con mio fratello, a mio fratello ha voluto parlare…

"Peccato che sia così buio… Mi piace scrutare il fondo di un baratro… Lo fai mai? A volte vengo qui anche da sola, di giorno…" "Vieni qui sola e pensi…" "Penso a che cosa deve provare una stella cadente…" "Hai questi pensieri?" "Tu mai?" "Di rado… Ma tu puoi permettertelo… Sei così bella che persino la morte ti sorriderà, quando sarà il momento, fra tanti tanti anni…" "Tu credi?" "Ma certo! Di fronte a un così bel visino, a questi splendidi occhi, a questo tenero collo un vecchio signore cosa vuoi che pensi? 'Mi piacerebbe sfiorarli con un bacio…'"

Pubblicato sul sito dell'Ospite ambiguo il 14-3-12 col titolo Persino la morte ti sorride.

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